Calipso
December 06 - January 21, 2017
Calipso
Cleo Fariselli

In Calipso, Cleo Fariselli crea un contesto attorno alla mostra: uno spazio teatrale che si sovrappone all’ambiente della galleria. Tale contesto è la messa in scena di un night club ammantato di esotismo e mistero.

Calipso è anche l’ideale maîtresse del locale, ispirata all’omonima Dea greca del mare il cui nome originario è Kalyptein (colei che nasconde) essa incarna la dimensione fertile e immaginifica della penombra, della coscienza parziale, il rapporto tra velato e manifesto e una femminilità misteriosa. Affascinante e al tempo stesso inquietante, fa vacillare la certezza di una visione oggettiva della realtà.

L’ambientazione si delinea nelle stanze della galleria attraverso una serie di elementi emblematici o props—il particolare design dei plinti, l’illuminazione sottilmente alterata, una mirror ball creata ad hoc—e dalla presenza dell’opera audio. All’ingresso della mostra un testo, scritto dall’artista che prende le vesti di Calipso, guida il visitatore sfruttando la “voce interiore” della lettura, che diviene qui elemento di raffinata interazione.

Le opere esposte riecheggiano nell’ambientazione mantenendo una propria autonomia. Un atollo di isole ognuna delle quali, pur in rapporto con le altre, può essere visitata e approfondita come un mondo a sé stante.

 

Photo: Marco Davolio

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In Calipso, Cleo Fariselli crea un contesto attorno alla mostra: uno spazio teatrale che si sovrappone all’ambiente della galleria. Tale contesto è la messa in scena di un night club ammantato di esotismo e mistero.

Calipso è anche l’ideale maîtresse del locale, ispirata all’omonima Dea greca del mare il cui nome originario è Kalyptein (colei che nasconde) essa incarna la dimensione fertile e immaginifica della penombra, della coscienza parziale, il rapporto tra velato e manifesto e una femminilità misteriosa. Affascinante e al tempo stesso inquietante, fa vacillare la certezza di una visione oggettiva della realtà.

L’ambientazione si delinea nelle stanze della galleria attraverso una serie di elementi emblematici o props—il particolare design dei plinti, l’illuminazione sottilmente alterata, una mirror ball creata ad hoc—e dalla presenza dell’opera audio. All’ingresso della mostra un testo, scritto dall’artista che prende le vesti di Calipso, guida il visitatore sfruttando la “voce interiore” della lettura, che diviene qui elemento di raffinata interazione.

Le opere esposte riecheggiano nell’ambientazione mantenendo una propria autonomia. Un atollo di isole ognuna delle quali, pur in rapporto con le altre, può essere visitata e approfondita come un mondo a sé stante.

 

Photo: Marco Davolio

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    Works
    Artists
    Cleo Fariselli

    Cleo Fariselli (Cesenatico, 1982) vive e lavora tra Milano e Torino. Ha completato i suoi studi presso Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nel 2007 e con workshop tenuti da Jimmie Durham presso Fondazione Ratti a Como, da Rirkrit Tiravanija presso Domus Academy a Milano, e da Liliana Moro presso Fondazione Spinola-Banna a Poirino (Torino). Ha preso parte alle residenze presso Dena Foundation a Parigi, nel 2009 e BAR Project a Barcellona, nel 2013.

    Mostre personali recenti: Serpenti nelle grondaie, GAFF, Milano; U., Fonderia Artistica Battaglia, Milano; Samus Viridis X-9, Espacio Sant Pere, Barcellona.
    Mostre collettive recenti: 5×5 Castellò Award, EACC, Castellò; Estate, Marianne Boesky Gallery, New York; the Prague Biennale 5, Praga; Ariane De Rothschild Prize, Palazzo Reale, Milano.

    Cleo Fariselli
    Cleo, 2016 polystyrene, dental ceramic plaster, iron oxide, acrylic color 16 x 33 x 24 cm